La moda sostenibile: più green carpet

La moda sostenibile: più green carpet

Lo sappiamo, la moda guarda sempre avanti e in particolare, al futuro e il futuro è sempre più green. In questo, la moda sta facendo grandi passi in avanti verso quella che possiamo tranquillamente definire una nuova visione sostenibile. Come? In particolare attraverso i materiali. Non a caso, l’attenzione è sui tessuti innovativi, creati grazie al riciclo della plastica raccolta dagli oceani o prodotti grazie a tecniche meno aggressive sull’ambiente.

Nuovi materiali

Parliamo ad esempio del lino, della fibra d’ananas, del cotone che sono tutti materiali naturali adatti a sostituire le microfibre nell’abbigliamento, rendendo l’industria della moda davvero sostenibile, visto che, le principali responsabili di questo grave problema ambientale, sembrano essere proprio le micro particelle dei tessuti derivati dalla plastica, che arrivano in mare con un semplice carico in lavatrice.

Quanto ci costa la moda

Ad esempio, per produrre un singolo paio di jeans, è necessario impiegare 3.800 litri d’acqua, 12 metri quadri di terreno e 18,3 Kw/h di energia elettrica, a fronte di un’emissione di 33,4 kg di CO2 equivalente durante l’intero ciclo di vita del prodotto. Ogni anno, i jeans prodotti sono circa 3 miliardi in tutto il mondo. Fatevi un po’ il calcolo.

In pratica, la moda green deve essere pensata per avere un minore impatto sulla terra, in ogni fase del suo processo. Dalla scelta di materie prime che siano sostenibili alla lavorazione e ai trattamenti, che non devono contenere prodotti chimici inquinanti. Fino al trasporto, alla vendita, alla promozione di politiche eco friendly che possono sempre premiare le aziende che decidono di fare la svolta ecologica richiesta.

Lo scandalo dei vestiti bruciati

Cosa che fanno tra l’altro le aziende di moda con gli eccessi di produzione. La fast fashion impone anche a loro di creare molte collezioni ogni anno e molti capi per ognuna. Non tutti vengono venduti. Quelli che rimangono, spesso, vengono bruciati e contribuiscono ad aumentare i livelli di inquinamento.

Nel 2015 è stato calcolato che il settore ha prodotto 100 miliardi di capi. Nel mondo siamo 7 miliardi. Sono rimasti invenduti prodotti per 4,3 miliardi di dollari. Finiti letteralmente in fumo. Speriamo che il futuro sia diverso.


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