Back to school: i consigli per i primi giorni di scuola

Back to school: i consigli per i primi giorni di scuola

L’estate sta per finire, purtroppo. E questo è il periodo ideale per pensare al ritorno a scuola dei bambini. Come? Al Città Sant’Angelo Village Outlet vi aspettano tante opportunità a prezzi mai visti. Prima però, qualche consiglio utile.

Lo sappiamo, tornare a scuola dopo tanti mesi di vacanze non è facile per i bambini e i ragazzi, specie se si tratta dell’inizio di un nuovo ciclo scolastico. Ecco in 10 punti come affrontare il ritorno a scuola senza ansie, per i figli e anche per i genitori.

  1. Organizzarsi in anticipo con il materiale scolastico

Preparate tutto l’occorrente per il primo giorno di scuola. Certo, basta qualche giorno di anticipo, non un mese. Il grembiule, lo zaino, il diario, i quaderni e l’astuccio. Per i libri, l’ideale sarebbe sfogliarli insieme, magari facendo scrivere a lui stesso il suo nome. Così il bambino comincerà a prendere confidenza con il materiale didattico e a percepirlo come qualcosa di familiare.

  1. Il primo giorno di scuola: non svegliarsi in ritardo! 

Non fate corse i primo giorno di scuola. Il bello è svegliarsi in orario e godersi una bella colazione insieme. Poi avere il tempo di lavarsi e vestirsi (l’ideale sarebbe aver scelto già la sera prima abiti e scarpe da mettere) con tranquillità, perché la fretta contribuisce sempre ad aumentare l’ansia.

  1. Trasmettere serenità

L’ansia da primo giorno, non riguarda solo i bambini. Sì, perché anche i genitori, anzi, soprattutto, sono esposti all’agitazione. In fondo è un giorno speciale e tutto deve essere perfetto. Anche se così non fosse, niente panico, perché si tratta di un nuovo inizio ed è importante trasmettere ai bambini serenità. I figli si rispecchiano nei genitori: se li vedono tranquilli, sono tranquilli; se percepiscono un atteggiamento di insicurezza, lo assorbiranno in pieno. Infine, sdrammatizzare eventuali “piagnucolii” e capricci prima di uscire di casa, sorridendo, senza parlare troppo e soprattutto senza “tentennare”.

  1. Accompagnarlo in aula

Il primo giorno di scuola il bambino va accompagnato dentro l’aula, così potete salutare insieme l’insegnante e conoscere l’ambiente. Stesso accorgimento andrà adottato anche nell’incontro con i compagni, se si tratta di una classe nuova. In questo modo, il distacco sarà più soft e gradualmente il bambino prenderà confidenza con il nuovo mondo.

  1. Farlo sentire “grande”

Il passaggio da un anno scolastico all’altro è una tappa importante, che segna un salto verso il mondo degli adulti. Ed è importante sottolineare questo passaggio, spiegando al bambino che si tratta di un momento di crescita gratificante e che è in queste circostanze che ci si comincia a sentire davvero grandi.

  1. Informarsi sull’organizzazione scolastica

Soprattutto se si tratta dell’ingresso a un nuovo ciclo di studi, con l’inizio della frequenza scolastica i bambini dovranno essere ben informato circa i tempi, le regole, le attività integrative previste dalla scuola, in modo da potersi abituare ed adeguare. Allo tempo stesso, andrà rassicurato sulla possibilità di mantenere ancora spazi e tempi dedicati al gioco ed alla ricreazione.

  1. Insegnare il rispetto delle regole scolastiche

Qualunque età abbia il bambino, i genitori devono accompagnarlo nel suo processo di responsabilizzazione, insegnandogli a condividere le regole della scuola, dando per primi il buon esempio nel rispettare gli orari e le indicazioni fornite dagli insegnanti.

  1. Inculcare l’amore per lo studio

Un altro fattore che può provocare disagi e mettere ansie a genitori e figli, è la mancanza di amore per lo studio. In questi casi, i genitori possono trasmettere l’amore per l’apprendimento, il piacere nell’imparare cose nuove e trasmettere così un valore. Con le parole ma soprattutto con i fatti, perché i bambini imparano principalmente imitando il comportamento dei genitori. Mostrare un atteggiamento positivo verso nuovi apprendimenti, sfogliare un libro insieme, navigare in internet per soddisfare una curiosità, può essere un momento importante di condivisione e stimolo.

  1. Insegnare il rispetto per la diversità

Se in classe sono presenti bambini di lingua e cultura diversa dalla propria, occorre aiutare i piccoli a trovare la corretta modalità di comunicazione e relazione con loro. Stesso discorso se ci sono bambini diversamente abili. In questo caso, è molto importante che il genitore valuti innanzitutto se lui per primo ha ansie rispetto a tali situazioni, perché il bambino potrebbe percepirle e farle sue: solo mostrandosi sinceramente privi di pregiudizi si può contribuire a far crescere una nuova generazione di cittadini senza pregiudizi!

  1. Occhio al bullismo!

Un’ultima raccomandazione riguarda il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria. Uno dei principali motivi di ansia e stress in questa fase è caratterizzato dal bullismo. Si tratta di un fenomeno in espansione e che colpisce, in particolar modo, i ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 17 anni. Spesso nelle scuole superiori avviene per mezzo di un vero e proprio ‘rito di iniziazione’. In sostanza, si deve sottostare alla legge del più forte per poter essere lasciati in pace. È un problema molto serio, al quale si può rimediare cercando di non isolare gli artefici delle azioni, ma di riportarli all’interno del gruppo di classe coinvolgendoli. A casa, invece, tutti i genitori prestino massima attenzione ai segnali che provengono dagli stessi ragazzi una volta rientrati in casa: tristezza, ritiro, facilità al pianto, rifiuto di partecipare ad eventi sociali ecc. Spesso il loro sguardo e il loro atteggiamento possono valere più di tante parole. Importante è creare un clima di forte reciproca fiducia tra genitori ed adolescente, che lo aiuti a raccontare anche esperienze di cui si sente colpevole: la vittima sente sempre un senso di colpevolezza per le vessazioni che subisce, un po’ come tutte le vittime di violenza. Se esistono sospetti, occorre parlarne con il preside e con lo psicologo della scuola.


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