L’abbronzatura comincia a tavola. Che vuole dire? Semplice. Rosolarsi al sole non è l’unica soluzione per avere una tintarella perfetta. E qui entra in gioco l’alimentazione, un fattore davvero importante quando prederai il sole. Scopriamo perché.
Di solito dicono di consumare alimenti ricchi di melanina, una sostanza che serve a dare pigmento, prodotta dal corpo umano stesso. Attenzione. Gli alimenti non sono ricchi di melanina, ma hanno delle proprietà che stimolano la produzione di melanina che tra l’altro, dipende anche da fattori ereditari. Una cosa ben diversa quindi.
Quali sono i cibi più “abbronzanti?”
Andiamo con calma e cominciamo con dire una cosa che molto probabilmente già sapete: il consumo regolare di frutta e verdura, ricca di vitamine e sali minerali, aiuta l’organismo a stare in forma e a combattere i radicali liberi derivanti dall’esposizione solare. Insomma, d’estate meglio mangiarla a prescindere dall’abbronzatura.
Ah già, parlavamo dei cibi più abbronzanti. Eccoli. Carote, radicchi, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole, sedano, pesche, cocomeri e ciliegie. E lo sono perché si distinguono per l’alto contenuto di vitamina A, che stimola la produzione di melanina favorendo quindi una tintarella naturale.
Le carote detengono il primato di “cibo più abbronzante”: contengono 1200 microgrammi di vitamina A ogni 100 grammi di polpa. Al secondo posto, invece, troviamo i radicchi, che ne hanno circa la metà, mentre al terzo le albicocche, seguite immediatamente da cicoria, lattuga, melone giallo, sedano, peperoni, pomodori, ma anche pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliegie.
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