Il periodo post-vacanze è il periodo peggiore. Il ritorno alle attività è un momento particolarmente stressante per il fisico, ma soprattutto per i nostri capelli che cadono perché troppo sfibrati nella maggior parte dei casi.
I capelli in estate
Gli ultravioletti danneggiano la cheratina indebolendo il fusto, mentre la salsedine si deposita sul rivestimento naturale del capello, intaccandone l’integrità e disidratandolo. Per la precisione, la fibra può subire quattro tipologie di danno: l’alterazione delle proteine della cuticola che porta a un aumento della porosità e alla perdita di luminosità lasciando i capelli ruvidi, sfibrati, opachi e con le doppie punte.
Poi c’è la degradazione dei pigmenti, dovuta a un eccesso di radicali liberi prodotti dal sole che la melanina fatica a gestire, con conseguente schiaritura del colore.
La terza tipologia che affrontiamo è la perdita d’acqua dovuta proprio all’esposizione che disidrata la fibra lasciandola secca e fragile. Infine abbiamo l’ossidazione dei lipidi con perdita di flessibilità e indebolimento dello stelo.
Tutte queste aggressioni presentano poi il conto in autunno, non solo con aridità e perdita di lucentezza, ma anche con una caduta più abbondante rispetto a quella fisiologica. Attraverso dei piccoli accorgimenti, però, è possibile mantenere chiome fluide e morbide contenendone al contempo la caduta. Scopriamoli insieme.
Dacci un taglio
Sole e mare, per quanto possano fare bene al relax, non sono dei buoni alleati dei capelli. Così la prima cosa da fare è quella di fissare un appuntamento con il parrucchiere di fiducia e sistemate il taglio. L’obiettivo principale deve essere eliminare tutte le antiestetiche doppie punte. Attenzione, il taglio autunnale non serve a rinforzare i capelli, ma è certamente in grado di garantire più volume alla testa perché si sbarazza delle estremità più sottili e sfibrate. Prima però, sottoponetevi anche a un trattamento ristrutturante professionale. Cercate di reiterare gli effetti con un prodotto dalle proprietà ristrutturanti, magari a base di olio di jojoba.
Più muscoli per i capelli
È fondamentale fortificare i capelli. Per farlo, possiamo scegliere una maschera rinforzante ma delicata con proprietà adatte anche all’idratazione del capello.
In genere, basta un’applicazione ogni 4-6 settimane per goderne i risultati.
Ci sono anche altri oli come quello di cocco, di oliva o di semi di lino che sono perfetti per il trattamento anti-caduta preautunnale, ma quello di argan è in assoluto il più efficace. Un impacco prolungato, fatto una volta a settimana, con l’ausilio di pellicola trasparente per avvolgere i capelli, dona morbidezza e una naturale lucentezza.
No phon
Altra regola importantissima: evitare un’asciugatura troppo aggressiva, ovvero non utilizzare il phon troppo caldo e troppo vicino. Quindi meglio asciugare i capelli solo alla radice e non alle punte che sono di solito più sfibrate.
Evitate strumenti a caldo, come piastra o ferro arricciacapelli e lasciate i capelli naturali accettando la loro natura.
Mangia meglio
La nostra alimentazione è uno dei tasselli fondamentali del nostro benessere fisico, capelli inclusi. Dal cibo, infatti, possiamo attingere le sostanze di cui i nostri capelli hanno estremo bisogno:
Aminoacidi solforati, taurina e arginina: alimentano i bulbi piliferi e rinforzano i capelli. Li troviamo soprattutto nel pesce e nelle uova;
Vitamina A: previene l’invecchiamento dei capelli. È presente nel tuorlo d’uovo, nei pesci grassi, nelle verdure a foglia verde;
Vitamine del gruppo B: fondamentali per curare i capelli sfibrati, le troviamo qui: legumi, uova, broccoli, fagiolini, cereali, patate, pomodori, arachidi, funghi, oli vegetali e cereali integrali;
Ferro: oltre a nutrire, previene la comparsa dei capelli bianchi. Lo troviamo nella carne rossa, nella frutta e negli spinaci;
Rame: importantissimo per prevenire la perdita di colore, è presente nei crostacei, nelle patate e negli spinaci;
Magnesio: presente nelle verdure e nelle arachidi e favorisce la ricrescita dei capelli;
Zolfo: alleato prezioso di capelli deboli e sfibrati è presente nelle carni bianche, e nel fegato e nel pesce.